Il paese di Monte Sopra Rondine è posto in stupenda posizione in un poggio, a quota 254 metri, sulla confluenza della Chiana nell’Arno, di fronte all’antichissimo e noto Ponte a Buriano. E’ come un balcone che si affaccia sul lago artificiale che si è formato dopo la costruzione della diga della Penna nel 1958.
Prima della costruzione di questa diga il panorama era impressionante per la profonda voragine che si apriva a valle del fiume, denominata “gola dell’imbuto”, nella quale le acque dell’Arno si erano aperte il passaggio tra potenti strati di macigno. Il Tafi, appassionato storico del territorio aretino, afferma che qui Arezzo aveva nel passato il suo “Grand Canyon”, mentre oggi ha il suo “fiordo”.
Nell’imbuto venne costruita nel medioevo una pescaia per alimentare d’acqua un famoso mulino, già ricordato nel ‘300 ed a cui si veniva per macinare cereali fin dalla Valdichiana pontificia.
Il toponimo di Monte Sopra Rondine è originato dal paesaggio (monte) e dalla posizione del castello di Rondine che sorge su una roccia, poco più a valle, sulla sponda destra dell’Arno. Ma pare che anticamente si chiamasse soltanto Monte e che la specificazione “sopra Rondine” sia stata aggiunta più tardi.
CENNI STORICI
Gli uomini abitarono sulla riva sinistra dell’Arno fin dalla Preistoria, come indicano i materiali qui ritrovati.
Nel Medioevo a Monte Sopra Rondine si elevava un piccolo castello del quale si vedono i resti ancora oggi. Esso ebbe una qualche importanza nel Medioevo al tempo della lotta tra Arezzo e Firenze per il dominio nel Valdarno Superiore. Nel 1384 Arezzo perse l’indipendenza passando sotto il dominio di Firenze. Il castello di Monte decadde e da allora il paese diventò paese agricolo.