Quest’anno all’Antica Festa del Tegame di Monte Sopra Rondine sarà possibile gustare i piatti tradizionali accompagnandoli con degli ottimi vini: saranno presenti infatti i sommelier della delegazione di Arezzo dell’Associazione Italiana Sommelier a suggerirvi il vino giusto da abbinare a ciascun piatto, scegliendo tra alcuni tra i migliori vini prodotti nel territorio aretino.
Di seguito vi proponiamo alcune delle proposte di abbinamento piatto / vino pensate dai sommelier.
La ribollita è un piatto povero fatto con pane raffermo e verdure. Il pane era considerato dai nostri nonni “‘na binidizione” pertanto non veniva mai gettato ma veniva sempre riutilizzato in varie pietanze.
Preparazione del piatto:
In un po’ di olio vengono fatti soffriggere gli odori. Poi via via si aggiungono tutte le altre verdure e i fagioli. Si lascia bollire fino alla cottura. Si taglia il pane a fettine sottili. In una ciotola si dispone uno strato di pane e uno strato di verdure e così via. Si lascia riposare per circa un’ora poi si fa risaltare in padella. Viene servita calda con sopra la cipolla.
PIATTO ABBINATO CON
CHIANTI PRIORE FRATERNITA DEI LAICI
Il Priore è un Chianti degno della storia di Fraternita. Prodotto da tradizionali uve Sangiovese, Canaiolo e Colorino, tesori della viticoltura toscana, viene invecchiato in botti di rovere di Slavonia e di barriques in rovere francese.
Il vino rotea nel bicchiere con una consistenza interessante e rivela un bel colore rosso rubino con riflessi porpora. Buona l’olfazione con riconoscimenti di frutti rossi, viola, spezie dolci. Abbastanza equilibrato con alcool ben integrato e tannini presenti ma piacevoli. Un vino da tutto pasto, la cui struttura non eccessiva lo rende ideale per essere abbinato con un piatto di ribollita.
La trippa è un piatto povero fatto con lo stomaco del bovino.
Preparazione del piatto:
La trippa viene tagliata a fettine, fatta bollire in acqua, vino bianco e odori; poi viene messa a insaporire nel soffritto. Una volta insaporita vengono aggiunti pomodoro e aromi. Portata a cottura viene servita calda. Si consiglia di mettere un po’ di formaggio.
PIATTO ABBINATO CON
CHIANTI LO STERPO TENUTA DI VITERETA
Prodotto da uve Sangiovese a conduzione biologica, affinato in botti da 40 hl di roverer di Slavonia, il Chianti Lo Sterpo della Tenuta Vitereta rappresenta la tipicità e la tradizione nel pieno rispetto del paesaggio.
Il vino si presenta con un rosso rubino luminoso e trasparente di grande e piacevole beva, accompagnato però da buona struttura. I profumi sono tipici del sangiovese, la viola su tutto. In bocca spicca una piacevolissima spalla acida che caratterizza, assieme ad un tannino elegante, il gusto del vino. Perfetto in abbinamento con la trippa all’aretina proposta nel menu.
L’arista all’antica è l’arista di maiale cucinata secondo un’antica ricetta con l’uva passerina. Le nostre nonne non compravano le spezie ma usavano quei prodotti che la terra produceva durante le stagioni. In settembre l’uva passerina ha il grappolo metà maturo e metà acerbo, questa caratteristica cede un sapore delicato di agro-dolce all’arista.
Preparazione del piatto:
L’arista viene cotta arrosto nel tegame e servita con la salsa di uva.
PIATTO ABBINATO CON
Il Chianti Il Palazzo esprime perfettamente la sintesi tra legame con il territorio e innovazione.
Prodotto da uve selezionate prevalentemente di Sangiovese e affinato in acciaio e botti di rovere, si presenta con un rosso rubino vivace ed intenso. All’olfatto presenta le tipiche caratteristiche di un Chianti con note fruttate di ciliegia matura e fiori rossi. In bocca ci colpisce per la sua immediatezza, con una buona freschezza che bilancia un tannino presente ma di qualità e denotando una discreta persistenza. È un vino da tutto pasto, piacevolmente abbinabile con l’arista all’antica.
Preparazione del piatto:
Il cinghiale viene tenuto per un giorno a bagno nel vino, acqua, aceto con tutti gli odori. Viene pulito accuratamente e tagliato a pezzetti. Messo in un tegame a fuoco vivo in modo che faccia l’acqua. Buttata l’acqua vengono aggiunti gli aromi. Una volta insaporito viene sfumato con il vino bianco. Poi viene aggiunto pocochissimo pomodoro. Portato a cottura viene servito caldo.
PIATTO ABBINATO CON
CHIANTI RISERVA FATTORIA TERRANUOVA
Frutto di una lunga tradizione viticola unita all’adozione di nuove tecniche di coltivazione e selezione, questo Chianti a base di uve Sangiovese con Canaiolo Nero, Trebbiano Toscano e Malvasia del Chianti, affinato in botti di rovere di Slavonia da 25 hl, si veste di un rosso rubino di buona trasparenza nel bordo dal colore granato lieve. Bel bouquet fruttato e floreale, si susseguono la marasca, il melograno, la rosa canina, poi cannella e liquirizia, il tutto sorretto da piacevole eleganza. In bocca il vino entra deciso, avvolge il palato con il tannino, sorretto da buona acidità. Chiude pulito e fruttato. Abbinamento consigliato con il cinghiale in umido.
Il fegatello è un piatto dell’antica tradizione aretina.
Preparazione del piatto:
Il fegato di maiale viene tagliato a pezzetti, condito con il sale, il pepe e il finocchio. Poi con una foglia di alloro viene avvolto nella rete del maiale ammorbidita con acqua tiepida. Questi pezzi vengono infilati in uno spiedo alternati con foglie di alloro. Poi cotti nel forno a legna con il grasso del maiale.
PIATTO ABBINATO CON
ARMAIOLO CONTI BORGHINI BALDOVINETTI
Questo Supertuscan della storica tenuta di San Fabiano di proprietà dei Conti Borghini Baldovinetti de’ Bacci, è annoverato tra i prodotti di punta della nostra Provincia.
A base di Sangiovese e Cabernet Sauvignon, si presenta con un rosso rubino vivo con evidenti riflessi porpora. Naso intenso, caratterizzato da profumi di confettura di mora di rovo, visciola, ginepro, sottofondo vegetale, grafite e a seguire sentori di vaniglia e spezie dolci donati dal suo affinamento in barrique. Palato robusto e caldo, modulato da potente trama tannica e verve acida. Bel finale caratterizzato da un piacevole ritorno del frutto. Si abbina piacevolmente con i fegatelli proposti nel menu.
Questo piatto ha avuto un riconoscimento come “migliore preparazione” da parte dell’Associazione Cuochi di Arezzo e dall’Associazione Italiana Sommelier Delegazione di Arezzo nella manifestazione “Un Vino per i Grifi All’Aretina” Il grifo è il muso del vitello.
Preparazione del piatto:
I grifi vengono puliti dalle parti più grasse, tagliati a pezzetti e fatti bollire in acqua e vino bianco e odori. Poi vengono messi a insaporire nel soffritto. Una volta insaporiti vengono sfumati con il vino bianco e aggiunto il pomodoro e gli aromi. Portati a cottura vengono serviti molto caldi con un pizzico di prezzemolo.
PIATTO ABBINATO CON
POVENTA AZIENDA AGRICOLA BUCCELLETTI
Prodotto nell’incontaminata Valle di Chio, questo vino a base di Sangiovese e Syrah, affinato 9 mesi tonneaux di rovere, unisce la tradizione del territorio a tecniche di lavorazione e vinificazione innovative.
Vestito di un rosso rubino brillante presenta all’olfatto delicate ma profonde note fruttate di amarena unite ad accenni speziati con tracce di pepe nero che chiudono l’olfatto. In bocca entra morbido, bilanciando freschezza e tannini. Si abbina perfettamente con i grifi all’aretina proposti nel menu, per i quali il vino ha vinto il concorso “Un vino per i grifi” proposto dall’Associazione Italiana Sommelier Delegazione di Arezzo in collaborazione con la Strada del Vino Terre di Arezzo e Associazione Cuochi.